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lunedì 7 novembre 2011

Alcuni esempi...

La scorsa settimana vi ho lasciato con un articolo riguardante la storia della pasta sintetica...oggi vi posto alcune cose che creo...semplici ma d'effetto... spero che vi piacciano...un bacio e a presto.. :)






venerdì 4 novembre 2011

La Pasta sintetica..un po di cenni storici ed info generali

Ho pensato di parlarvi un po delle mie passioni, prima fa tutte la pasta sintetica..non c'è nulla di meglio che vedere il risultato in corso d'opera del lavoro che si sta facendo :)

Oramai sono quasi 10 anni che modello la pasta sintetica..o per lo meno ci provo :D… e fin da quando ho cominciato mi son sempre chiesta da dove venisse, da quanto fosse in commercio e che tipi ci siano.
Per questo motivo mi è venuto in mente di scrivere un piccolo articolo volto a quelle persone che come me si sono sempre fatte queste domande, vuoi perché la rete è un grandissimo zibaldone di informazioni e nonostante le informazioni ci siano, si faticano a trovare, o perché  non tutti sono pratici di utilizzo del pc.
Quindi direi, bando alle ciance e procediamo con un po’ di cenni storici sulla pasta sintetica.

Quando si lavora la pasta sintetica per la prima volta ci si fa innanzitutto una domanda: “Ma cos’è questa pasta sintetica?”. La pasta sintetica altro non è che pasta modellabile a base di pigmenti colorati e di plastificante, meglio conosciuto come PVC; è un materiale malleabile che, frizionato a sufficienza con le mani, si ammorbidisce e ci da la possibilità di creare perle per gioielli di qualsiasi forma, animaletti e decorazioni varie.
Una volta terminata la creazione di quello che ci interessa occorre cuocerla in forno ad una temperatura compresa tra 110° e 130° centigradi, grazie alla quale la pasta si solidifica e quindi indurisce, diventando quasi come la plastica.
In commercio ce ne sono svariati tipi, dal katoclay, allo sculpey, al premo; le più famose, e più usate, sono però il fimo ed il cernit. Più recenti sono invece le versioni liquide di queste paste, kato liquid e fimo liquid e la pasta oplà che non ha bisogno di essere cotta al forno in quanto asciuga all’aria.
Ogni casa produttrice fornisce una vasta gamma di colori, base e con effetti particolari, quali ad esempio effetto glitterato o effetto marmorizzato.

La pasta sintetica nasce in Germania alla fine degli anni 30 grazie a Fifi Rehbinder, figlia della nota creatrice di bambole Kathe Kruse, la quale, durante la guerra, si trovò di fronte alla necessità di dover sostituire il materiale con cui produceva le bambole, plastica, che in quel periodo scarseggiava, con un materiale alternativo; dopo una serie di esperimenti arrivò alla giusta formula per la creazione della pasta sintetica. Questa pasta venne dapprima chiamata Fifi Mosaik che con il tempo venne abbreviata in FIMO.
Fino al 1964 venne utilizzata per una produzione “circoscritta”, soltanto bambole e miniature, e in quell’anno Eberhard Faber ne acquistò il brevetto e cominciò a diffonderlo e commercializzarlo a livello mondiale.

Nel prossimo post metterò anche gli strumenti che si utilizzano e magari studio qualche tutorialino free da inserire..un bacione a tutti e a prestoooo.. ;)



martedì 1 novembre 2011

..prontiii...partenzaaa...viaaaaaa....

Ebbene si ragazzi, questo è il primo post, rimandato di mesi e mesi e mesi...perchè? semplicemente perchè non sapevo (e direi che non so tutt'ora :P ) come impostarlo; sono combattuta direi...vorrei fosse una cosa seria (con rubriche e magari consigli utili a tutte quelle persone che come me si sono lanciate nel pazzo mondo dell'hobbistica..dal decoupage, alla modellazione della pasta sintetica, passando anche dalla creazione di bigiotteria e al cucito di perle..decorazioni e quant'altro..diciamo che ce ne sarebbero di cose di cui parlare)..però vorrei pure che nn fosse troppo seriosa...diciamo la classica via di mezzo..sperando che alla fine mi riesca :P bene..quindi direi che per il momento può andare e presto tornerò magari con qualche articolo o consiglio..chissà :) un abbraccio a tutti coloro che mi leggeranno e perchè no, che cominceranno magari a seguirmi.
        
Sara.